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Category: News

Big Monitors in sala di registrazione

  • 30 Novembre 2019
  • Giancarlo Tossani
  • · Events · News

STAY TUNED!

Big Monitors al lavoro presso lo studio Ritmo&Blu.

Con Gabriele Mitelli, Tobia e Michele Bondesan, Amanda Noelia Roberts, Andrea Grillini.

Stefano Castagna (Ritmo&Blu)

Fotografie Dino Ferruzzi.

 

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Big Monitors, photos by Dino Ferruzzi

  • 17 Aprile 2019
  • Giancarlo Tossani
  • · Big Monitors · News · Photos

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“Strange Spy” su Radio Free Brooklyn

  • 24 Luglio 2019
  • Giancarlo Tossani
  • · Events · News

Fun Angle da “Strange Spy” nella playlist di Mondo Jazz – Radio Free Brooklyn

Per ascoltare

 

 

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“Strange Spy” a Battiti, RadioTre

  • 10 Settembre 2019
  • Giancarlo Tossani
  • · News

“Strange Spy” è stato trasmesso a Battiti RadioTre.

Puntata del 10 settembre 2019: Metamorfosi
Metamorfosi come trasformazione anche radicale e che tuttavia ritiene l’essenza, la natura profonda dell’oggetto (o essere) di partenza.

Per riascoltarla Giancarlo Tossani “Strange Spy” dal minuto 38.35
Oppure ascolta l’estratto qui

http://www.giancarlotossani.com/wp-content/uploads/battiti-strange-spy-low.mp3

 

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STRANGE SPY Press Release

  • 1 Agosto 2019
  • Giancarlo Tossani
  • · News

Engaged in a new solo adventure, Giancarlo Tossani brings to Auand a work that is both a challenge and a game of mirrors: Strange Spy, to be released on 2019, June 7th only on digital platforms.

As the musician himself explains, “Strange Spy is the anagram of G.T. Synapser, the band with which for years, mainly, I propose my musical ideas. We could therefore consider this strange, bizarre spy a sort of alter ego. An unusual foreigner who in an anti-romantic musical perspective dialogues with the expedients of music technology and menu resources, sometimes dealing with “Notes that are not mine”, to paraphrase the title of the book by Emmanuel Carrère”.
After three albums with Synapser, which had made the band one of the most prolific with the Auand Records brand, with these tracks Tossani reveals a completely different approach. A little with the intention of practicing with appliances and software that today dominate the scene, a bit to try to tame the machine with creative elements that come out of the flaws of the technology itself, partly in search of the possibilities offered by circuits and binary systems. With patience and curiosity, its purpose is to put the less appealing aspect of man-machine dialogue in the foreground: not perfection and linearity, but the unexpected. The unforeseen circumstances in turn become a starting point for improvisation. “It is what generally characterizes a good part of my production – the pianist adds – usually with good human partners and here instead with a partner who does not have a human face but extremely helpful and complacent”. But a creative like Tossani could never have omitted the human component: the game also includes real compositions, and pieces with a significant part of writing. To make the exchange between human and digital even more vivid.

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Strange Spy a Radio Tandem

  • 7 Marzo 2020
  • Giancarlo Tossani
  • · Events · News

“Strange Spy” presentato a Fosforo nella puntata 714 e nell’ExtraFosforo (il meglio del mese).
https://www.radiotandem.it/fosforo/

 

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JazzIt scrive di “Strange Spy”

  • 29 Giugno 2020
  • Giancarlo Tossani
  • · News

” Strange Spy ” è l’anagramma di G.T. Synapser, ovvero del nome del quartetto con cui Giancarlo Tossani ha costruito il suo più recente percorso artistico: ci è utile sapere che questa “ spia strana ” a cui fa riferimento il titolo dell’album – distribuito esclusivamente su digitale – non è altro se non il desiderio di sperimentare nuova musica, ma questa volta in solitaria. L’autore elabora il suo zibaldone di pensieri come un alchimista, tra pianoforte e software, tra suoni analogici ed elettronici, alternando campionatori, distorsioni, loop , drum machine e tappeti sonori tanto ipnotici quanto carichi di groove. 

Editor’s Picks di JAZZIT 109 [gennaio febbraio marzo 2020]

 

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Strange Spy (2019)

  • 7 Giugno 2019
  • Giancarlo Tossani
  • · Albums · News · Strange Spy

Giancarlo Tossani “STRANGE SPY”
RELEASE:

DIGITAL ONLY Jun 7, 2019
auand.com

Un progetto assolutamente innovativo, sia concettualmente che formalmente.
Siamo di fronte a un’opera d’arte totale, che, in quanto tale, è specchio del nostro tempo
(All About Jazz)
Gli esiti sono notevoli: il pianista elabora una sorta di psichedelia jazz avveniristica e dominata dalle sonorità digitali
(Rockerilla)
Un album dal piglio sperimentale, con passaggi accennati, situazioni compiute e momenti di estrema visionarietà
(Strategie Oblique)

 

PRESS RELEASE/REVIEWS

ON ALL STREAMING PLATFORMS! 

Comunicato stampa / Press release 
I
mpegnato in una nuova avventura in solitaria, Giancarlo Tossani porta in casa Auand un lavoro che è allo stesso tempo una sfida e un gioco di specchi 
(*): Strange Spy, in uscita il 7 giugno 2019 solo sulle piattaforme digitali.

Come spiega lo stesso musicista, «Strange Spy è l’anagramma di G.T. Synapser, ovvero la band con cui da anni, principalmente, propongo le mie idee musicali. Questa strana, bizzarra spia potremmo quindi considerarla una sorta di alter ego. Un insolito straniero che in una prospettiva musicale anti-romantica dialoga con gli espedienti della tecnologia musicale e le risorse dei menu, alle prese a volte con “Note che non sono le mie”, per parafrasare il titolo del libro di Emmanuel Carrère».

Dopo ben tre album con i Synapser, che avevano reso la band una delle più prolifiche con il marchio Auand Records, con queste tracce Tossani rivela un approccio completamente diverso. Un po’ con l’intento di fare pratica con apparecchi e software che oggi dominano la scena, un po’ per provare a domare la macchina con elementi creativi che vengono fuori dalle falle della tecnologia stessa, parte alla ricerca delle possibilità offerte da circuiti e sistemi binari. Con pazienza e curiosità, il suo scopo è quello di mettere in primo piano proprio l’aspetto meno accattivante del dialogo uomo-macchina: non la perfezione e la linearità, ma l’inatteso. Sono gli imprevisti a diventare a loro volta uno spunto per l’improvvisazione. «È quello che generalmente caratterizza buona parte della mia produzione – aggiunge il pianista – di solito con buoni partner umani e qui invece con un partner che non ha un volto umano ma estremamente servizievole e compiacente». Ma un creativo come Tossani non avrebbe mai potuto omettere la componente umana: nel gioco rientrano anche composizioni vere e proprie, e brani con una parte rilevante di scrittura. Per rendere ancora più vivo lo scambio tra umano e digitale.

ENG
Engaged in a new solo adventure, Giancarlo Tossani brings to Auand a work that is both a challenge and a game of mirrors: Strange Spy, to be released on 2019, June 7th only on digital platforms.

As the musician himself explains, “Strange Spy is the anagram of G.T. Synapser, the band with which for years, mainly, I propose my musical ideas. We could therefore consider this strange, bizarre spy a sort of alter ego. An unusual foreigner who in an anti-romantic musical perspective dialogues with the expedients of music technology and menu resources, sometimes dealing with “Notes that are not mine”, to paraphrase the title of the book by Emmanuel Carrère”.
After three albums with Synapser, which had made the band one of the most prolific with the Auand Records brand, with these tracks Tossani reveals a completely different approach. A little with the intention of practicing with appliances and software that today dominate the scene, a bit to try to tame the machine with creative elements that come out of the flaws of the technology itself, partly in search of the possibilities offered by circuits and binary systems. With patience and curiosity, its purpose is to put the less appealing aspect of man-machine dialogue in the foreground: not perfection and linearity, but the unexpected. The unforeseen circumstances in turn become a starting point for improvisation. “It is what generally characterizes a good part of my production – the pianist adds – usually with good human partners and here instead with a partner who does not have a human face but extremely helpful and complacent”. But a creative like Tossani could never have omitted the human component: the game also includes real compositions, and pieces with a significant part of writing. To make the exchange between human and digital even more vivid.


All tracks composed*, produced, played and mixed by Giancarlo Tossani
(*except Blackbird by Lennon-McCartney)
Executive Producer: Marco Valente
Mastered by Filippo Strang (VDSS Recording Studio)
Cover Photo: GT & RBD
http://auand.com/au2003/

Tracks
01- Intro
02- A Lot of Hats
03- Precept Diversity
04- School Off
05- Apheresis (to DFW)
06- Unwise Veils
07- King to King
08- Disclosure
09- The Still Point
10- Fun Angle
11- Skipping Indeed
12- Retrochord
13- Blackbird
14- Outro

Apheresis è dedicato a David Foster Wallace, nell’audio la sua voce sulla segreteria telefonica e il ricordo di una sua studentessa. Remembering DFW http://www.youtube.com/watch?v=RoSlnNaTpX0

(*) “Lo spionaggio ha la qualità del sogno. Nel mondo delle spie, come nei sogni, il terreno è sempre incerto. Posi il piede su ciò che sembra terreno solido che invece cede e ti ritrovi a precipitare in caduta libera, ribaltandoti lentamente e attaccandoti a cose che stanno anch’esse cadendo. L’instabilità, questa multiformità che il mondo assume, costituisce sia l’attrazione sia il terrore di essere una spia. Attrazione, perché in mezzo a tale incertezza non ti viene mai richiesto di essere te stesso; qualunque cosa faccia, c’è sempre un altro te, un te alternativo e invisibile che si mette da parte a osservare, valutare, ricordare. È questo il segreto potere di una spia, diverso dal potere che guida gli eserciti alla battaglia; è puramente personale; è il potere di essere e non essere, di distaccarsi dal proprio io, di essere se stessi e al tempo stesso un altro. Il guaio è che se io sono sempre almeno due versioni di me, allora anche gli altri devono essere similmente gemellati con se stessi in questo modo orribile e scivoloso. […] E lì sta il fascino, e la paura […] della possibilità che nulla, assolutamente nulla, sia ciò che sembra. ” – John Banville, L’intoccabile

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All About Jazz recensisce “Strange Spy”! ✴️✴️✴️✴️

  • 10 Marzo 2020
  • Giancarlo Tossani
  • · News

https://www.allaboutjazz.com/strange-spy-giancarlo-tossani-auand-records

ITA, All About Jazz, Emmanuel Di Tommaso (mar 2020)

Proprio dopo aver raggiunto l’ideale sublimazione sonora e l’equilibrio strutturale nell’album Newswok con il progetto Synapser ed il contributo di Ralph Alessi, il pianista e compositore di stanza a Cremona rimescola le proprie carte creative ripartendo (quasi) da zero con il progetto-disco Strange Spy che, fin dal titolo (anagramma di G. T. Synapser), si presenta in quanto alter ego o, come spiega lo stesso Giancarlo Tossani nel comunicato stampa di uscita dell’album, come “un insolito straniero che in una prospettiva musicale anti-romantica dialoga con gli espedienti della tecnologia musicale e le risorse dei menu, alle prese a volte con ‘Note che non sono le mie,’ per parafrasare il titolo del libro di Emmanuel Carrère.”

Strange Spy è sostanzialmente una sorta di gioco di specchi, ma di quelli molto seri, in cui Tossani, con il coraggio e la curiosità di quegli artisti che, come le migliori spie, non temono di sdoppiarsi e diventare altro da sé stessi, integra distorsioni, loop alienanti, spasmi di drum machine, campionature di rumorismi e vociferazioni ed altri elementi elettronici e digitali derivanti da apparecchiature e software molto in voga nell’attuale panorama musicale, con composizioni e sonorità di derivazione umana, con il suo immancabile pianoforte minimale al centro di questa tempesta sonora.

Un progetto assolutamente innovativo, sia concettualmente che formalmente, che tuttavia non sradica del tutto Tossani dal percorso artistico intrapreso, grazie alla presenza di alcuni elementi di coerenza: l’interazione in particolare, concepita sempre come opportunità di risonanza. Ciò che in Strange Spy cambia rispetto al passato sono i soggetti (o meglio: gli oggetti) dell’interazione, che non avviene più solo fra strumenti musicali suonati da esseri umani, ma anche fra rumorismi digitali prodotti dalle strumentazioni, in una relazione uomo- macchina che, intensificando il paesaggio sonoro, scatena imprevisti più che linearità, espansioni invece che confinamenti. Il risultato è un monolite sonoro allarmante e distopico che genera sinapsi oscure e inebrianti.

Ridurre tuttavia Strange Spy a una mera ricerca stilistica fine a sé stessa, sarebbe fuorviante. Ciò che Tossani vuole smascherare è, in ultima istanza, l’imprevedibilità e l’inconsistenza dei frutti dell’automazione. Siamo di fronte a un’opera d’arte totale, che, in quanto tale, è specchio del nostro tempo.

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BIG MONITORS. Il progetto legato William Parker

  • 31 Luglio 2019
  • Giancarlo Tossani
  • · Big Monitors · News

“Suonare la musica di qualcun altro è una faccenda veramente delicata. È dura suonare la musica di qualcun altro quando questo qualcuno non può dirti come secondo lui è il risultato. Il miglior approccio alla musica di qualcun altro è di fare le cose in una propria chiave.”

“Loro non credono che la musica possa cambiare il mondo”

“Alla domanda “per suonare hai bisogno di sapere tutto?”, mi sono risposto”no”. Mi bastava sapere che la musica doveva essere forte e, a qualunque livello fosse doveva funzionare. Era questione di andare al cuore della musica, della cosa vivente che chiamiamo suono, e cercare di essere una specie di conduttura, facendo sì che le cose si trasmettessero fra me e gli altri e a chiunque ascoltasse.”

“Quando il mondo va a catafascio, devi fare qualcosa perché non caschi tutto. Come diceva Abbey Lincoln: “The world is falling down, hold my hand” “

“Ciascuno adotta un linguaggio, e nessun linguaggio è meglio di un altro, anche se vogliono farti credere che l’unico linguaggio è lo swing, Duke Ellington, o il bebop. Ma se Charlie Parker fosse vivo oggi, cosa ne sappiamo di cosa farebbe? Suonerebbe il sax? Si circonderebbe di gente come Jay-Z e Snoop Dogg? Farebbe rap? Lavorerebbe sulla musica africana? O sull’elettronica? C’è solo una cosa di cui possiamo essere sicuri: che non farebbe le stesse cose che faceva nel 1955. I migliori musicisti vengono fuori usando quello che trovano intorno a loro.”

“Ornette Coleman parla di armolodia perché una parte del suo cervello pensa in termini di teoria, ma intanto l’altra parte pensa in termini di libertà.”

“Il batterista può suonare veloce e tu suoni piano, o il contrario: se il batterista dipinge con l’arancione, io dipingo col giallo, se dipinge col bianco io ci metto giusto una punta di nero e poi boom, vengo fuori; ma se lui dipinge col rosso e io pure finisce che non si vede niente.”

“Bisogna capire che non è questione di suono, ma di cosa tu fai col suono da un niente Coltrane avrebbe potuto tirar fuori un’intera sinfonia. E c’è un’altra cosa che è molto importante imparare per un musicista: ascoltare il silenzio. Penso che tutti i musicisti dovrebbero ascoltare il silenzio almeno mezz’ora al giorno, proprio ascoltare il silenzio.”

[da Marcello Lorrai, William Parker. Conversazioni sul jazz]

BIG MONITORS
Gabriele Mitelli / pocket trumpet, flicorno contralto, synth
Tobia Bondesan / sax alto
Giancarlo Tossani / pianoforte, wurlitzer, synth
Michele Bondesan / contrabbasso
Andrea Grillini / batteria

feat. Amanda Noelia Roberts / voce


CD “KNOTS AND NOTES” OUT 05/03/2021  Listen here 

COMUNICATO STAMPA / RESS RELEASE

PHOTOS 

 

Giancarlo Tossani and Big Monitors have created a new sound from my compositions giving them a new life, this is always an exciting treat. Also I enjoyed the original compositions.

Getting to the essence of the music; unique arrangements and performances not only of my music but their own compositions. “Knots and Notes” rises up and takes off .

All that we can ask of any musician is to be oneself. This music finds its own voice. A voice that is much needed in this time.

Great Job. Thank you for the Music.

William Parker

 

BIG MONITORS: ovvero cinque fratelli in musica, e qualcuno pure di sangue, per un omaggio del tutto personale a William Parker, una figura carismatica del mondo del jazz, un bassista e polistrumentista con la saggezza di un poeta. A partire dagli anni Ottanta è uno dei musicisti più attivi di New York, una delle voci più importanti della scena musicale. Il suo talento di compositore ha trovato molteplici vie di esplorazione: opere liriche, oratori, musica, teatro, cinema e balletto.
Parker è anche autore di libri e raccolte di poesie e insegnante. Per diversi anni, coorganizzatore di un evento di culto quale il Vision Festival di New York.

☞ GABRIELE MITELLI è il “Nuovo Talento Italiano” del Top Jazz 2017, storico riconoscimento assegnato dalla rivista Musica Jazz, in base al voto espresso da una rosa scelta di critici musicali del settore. Membro da più di un anno della band di Cristina Donà, il trombettista di origini bresciane classe 1988, ottiene questo importante riconoscimento dopo la pubblicazione di ben tre album. L’ultimo, “O.N.G. Crash, uscito nel maggio 2017 per la Parco della Musica Records è stato presentato in tour in quintetto con il sassofonista americano Ken Vandermark. Vince il Bando AIR per le residenze artistiche all’ estero e In pochi anni ha suonato con alcuni dei più importanti musicisti della musica jazz e di confine tra cui Ralph Alessi, Jeff Parker, Rob Mazurek, Markus Stockhausen, Chris Speed, Gianluca Petrella, Simone Graziano, Alexander Hawkins, Giovanni Guidi, Cristiano Calcagnile, Beppe Scardino, Tino Tracanna…
È co-fondatore del Collettivo RES “Ricerca Euristica Sonora”, un collettivo di improvvisazione che comprende una trentina di musicisti tra Brescia, Bergamo e Milano.
Svolge da cinque anni l’ attività di Direttore Artistico portando in città e provincia alcuni dei più importanti nomi del panorama jazzistico mondiale.
Leggi di più: https://gabrielemitelli.wixsite.com/music

☞ GIANCARLO TOSSANI Il suo progetto principale è da più di dieci anni il gruppo Synapser con Achille Succi, Tito Mangialajo, Cristiano Calcagnile. Ha ottenuto diversi riconoscimenti nelle diverse categorie del Top Jazz indetto dalla rivista Musica Jazz (tra cui nel gennaio 2007, quello di “Nuovo Talento del Jazz Italiano”), come pure nel JAZZIT Awards Readers Poll (secondo posto nella categoria Tastiere sia nel  2016 che nel 2017).
Ha suonato in diversi festival e club (tra cui il Blue Note di New York). Ha avuto occasione di suonare con numerosi musicisti tra i quali, più recentemente: Brad Shepik, Ermanno Baron, Ohad Talmor, Jeff Platz, Émile Parisien, Sylvain Darrifourq, Antonio Borghini, Beppe Scardino, Luca Aquino, Tino Tracanna, Rob Mazurek… Il suo ultimo Cd “Newswok” coi Synapser ospita il trombettista newyorchese Ralph Alessi.
Di recente riedizione  è “Opus Soup”, lavoro di confine tra jazz, pop ed elettronica, e l’album in solo “Strange Spy” uscito per Auand Beats nel giugno 2019. È co-fondatore con il chitarrista e musicologo Enrico Merlin del gruppo Molester sMiles, dedicato al periodo elettrico di Miles Davis e di cui è uscito nel dicembre 2016 il Cd “Social Music”.

☞ TOBIA “BOBBY” BONDESAN si forma accademicamente tra le mura di Siena Jazz, concludendo con il massimo dei voti e come primo laureato della prestigiosa istituzione. Si laurea al biennio specialistico in musica jazz di Bologna con 110 e lode.  È assiduo frequentatore della scena dell’improvvisazione italiana ed entra in contatto con musicisti che lo influenzeranno artisticamente e professionalmente, stringendo con alcuni di loro rapporti che porteranno ad alcune fruttuose collaborazioni: Stefano Bartolini, Silvia Bolognesi, Massimiliano Sorrentini, Pasquale Mirra, Emanuele Parrini, Alessio Riccio, Giancarlo Schiaffini, Alessandro Giachero, Francesco Cusa, Walter Prati, Tony Cattano, Piero Bronzi, Antonello Salis ecc…
E’ fondatore e coordinatore di BlueRing-Improvisers, un collettivo di improvvisatori attivo in diverse città Italiane che si guadagna, con sei anni di attività ininterrotta, un ruolo di spicco nella scena del centro-nord. Ha suonato in diversi noti festival e ha inciso alcuni lavori discografici (“Fabbrica5”, “old postcards”, “BlueRing VOL-I”, “basement”, “Oak”, “segnosonico”). Suona e compone per diversi gruppi di musica improvvisata, vincendo o ricevendo diversi riconoscimenti, oltre a far parte di (o collaborare con) numerosi altri progetti e larghi organici (“Fonterossa Orchestra”, “Tower Jazz Composers Orchestra”).

☞ MICHELE BONDESAN si forma presso la Fondazione Siena Jazz con Silvia Bolognesi. Frequenta i  Seminari Estivi di Siena Jazz con Paolino Dalla Porta, Furio Di Castri, Anders Jeormin, Omer Avital, Matt Penmann. Nel 2015 partecipa ai Laboratori Permanenti di Ricerca Musicale di Stefano Battaglia. Suona in varie formazioni, quali Brotherhood Duo, Alessandro Giachero Trio, Fabbrica5 (vincitore del concorso Conad Jazz Contest 2013 e con cui pubblica un album edito da “a Simple Lunch Records”), BlueRing Orchestra (con cui pubblica un album edito da Rudi Records) e in vari club e festival: UnTubo, JazzClub Torrione, JazzIt Fest, Festival Novametis, Umbria Jazz, Fara Jazz Festival. Intraprende inoltre lo studio del contrabbasso classico presso l’Istituto “R.Franci” sotto la guida del M. Andrea Granai, conseguendo col massimo dei voti la laurea di primo livello e avendo modo di suonare con: Orchestra di Greve in Chianti, MicEnsemble, Orchestra del Cantiere Internazionale dell’Arte, Orchestra Toscana dei Conservatori, Orchestra Regionale Toscana, Orchestra Senzaspine. Dal 2017 si perfeziona sotto la guida dei M. Amerigo Bernardi e Alberto Bocini.

☞ ANDREA GRILLINI vanta numerose collaborazioni con diversi musicisti italiani e stranieri tra cui: David Murray , Ken Vandermark, Marc Ducret, Bruno Chevillion,Stefano de Bonis, Chico Pinheiro, Daniele Camarda, Fabrizio Puglisi, Antonio Borghini, Stefano Senni, Pasquale Mirra, Tristan Honsinger, Don Byron, Steven Bernstein, Jonathan Finlayson.
Partecipa a numerosi festivals sia in Italia che all’estero come per esempio lo Human Rights Nights Festival (in concomitanza al Soweto Art Festival) la cui tournée tocca varie citta sud africane o con la Band Luther Blissett all’Improvised Music Serie (Chicago), rassegna organizzata dal sassofonista Ken Vandermark. Collabora inoltre con “SponkStudios”, collettivo di videomaker attivi sulla scena europea e americana nella creazione di colonne sonore di film e documentari. Con Bad Uok incide “Enter” per l’etichetta pugliese Auand records, disco costituito prevalentemente da sue composizioni che riscuote ampi consensi dalla critica nazionale e internazionale.
Nel luglio 2013 Bad UOK partecipa al concorso nazionale dei conservatori italiani vincendo il 3 ° premio del festival e il primo premio della critica.
Nel 2015 vince assieme al gruppo Fuel Quartet il premio ”We Insist” MIDJ (associazione di jazz italiano) , come gruppo di nuovi talenti del jazz italiano.

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