*ITA jazzitalia.net, Vincenzo Fugaldi (aug.2016)
*ITA Musica Jazz, Lorenza Cattadori (jun.2016)
*ITA Musica Jazz, Enzo Boddi (nov.2015)
*ITA All About Jazz Italia, Vincenzo Roggero (oct.2015)
*USA All About Jazz USA, Dave Wayne (may.2015)
* ITA lisolachenoncera.it, Alberto Bazzurro (nov. 2014)
*USAwonderingsound.com, Dave Sumner (oct.2014)
*ITA, Suoni e Strumenti, Roberto Valentino (sep.2014)
*ITA Jazzit, Luciano Vanni (jan.2015)
*ITA Jazz Convention, Fabio Ciminiera (oct.2014)
*USA Bird is the Worm, Dave Sumner (oct.2014)
ITA jazzitalia.net, Vincenzo Fugaldi (aug.2016)
Dopo «Beauty is a rare thing» e «Coherent Deformation», Auand pubblica il terzo cd del quartetto del pianista Giancarlo Tossani. Qui il gruppo ospita uno statunitense illustre, il trombettista Ralph Alessi.
In «Newswok» l’interplay fra i componenti mostra un ulteriore passo in avanti, denotando coesione piena e matura. Sin dal primo brano si coglie un fine equilibrio fra scrittura e improvvisazione, che la tromba di Alessi impreziosisce con il suo caratteristico timbro. La quadratura della ritmica è perfetta, grazie alla telepatica interazione fra i tamburi di Calcagnile e le corde di Mangialajo Rantzer, mentre il pianoforte del leader imprime la giusta direzione alle libere e aperte improvvisazioni, e Succi lavora di fino con le sue ance. Difficile esprimere una preferenza per uno o più brani, tutti articolati e coinvolgenti per un ascoltatore attento ed esigente, testimoni di un jazz quanto mai attuale e creativo. Tuttavia l’iniziale Newswok si distingue per la plasticità della ritmica e le volate intense del pianoforte, e White per la delicata introduzione pianistica punteggiata dai piatti della batteria. Ma in un cd tutto da ascoltare e riascoltare per coglierne a pieno la suggestione.
ITA Musica Jazz, Lorenza Cattadori (jun.2016)
Con un nome così intimamente legato all’idea di “connessione”, il quartetto Synapser persegue da una decina d’anni la propria idea estetica anche attraverso espedienti subliminali come le bellissime immagini legate ai tre album che ne definiscono il percorso creativo, grazie anche alla buona intesa con l’etichetta Auand. L’uomo a gambe in su nel 2004 per “Beauty Is A Rare Thing” (una vera e propria dichiarazione di intenti), le ombre di “Coherent Deformation” di due anni più tardi e infine l’abbandono, tra il lirico e lo scanzonato, delle figure sulla cover di questo “Newswok” (2015), diventano veri e propri topoi anche nelle composizioni di Giancarlo Tossani. Che infatti è un incedere non convenzionale, pieno di anfratti angolosi ricchi di fascino, cui ci si arrende divertiti e stremati dall’impeto comunicativo: dunque non è soltanto la “scena americana” ad apparire in questo complesso panorama sonoro.
Il gruppo è assai coeso e guai a chi lo tocca. Alla sezione ritmica, formata da Tito Mangialajo Rantzer al contrabbasso e dal prisma di corpi sonori domato da Cristiano Calcagnile, fanno da equilibrio i fiati – sempre densi di carisma e opportunità – di Achille Succi, cui in “Newswok” corrisponde un dialogo fervido e stimolante da parte della tromba di Ralph Alessi (rimpiazzato a volte nei live italiani da Gabriele Mitelli, con la stessa perfetta idea ricercata vaghezza).
Già al primo ascolto (in cuffia, ad alto volume) il lavoro crea qualche sinapsi interessante, sin dall’attacco nel registro basso che caratterizza il primo pezzo e al quale fanno seguito i fiati: star fermi con la testa sembra impossibile. Quando poi ci siamo tolte le cuffie, abbiamo scoperto che anche a basso volume questa musica non perde un’oncia della sua intensità, e il fitto fraseggio tra i musicisti rivela anche una certa piacevole distonia. Per contro, in terza battuta, abbiamo sparato al massimo i bassi, finendo per chiudere gli occhi a accasciarci dalla concentrazione, proprio come gli strani personaggi in copertina!
in questo senso assai rivelatori sono brani come Click To Play e Silence, fino ad arrivare al tema aperto di Minimal Overload o alla ghost track cui si accenna in questo numero durante l’intervista di pagina 37 (leggi qui http://www.giancarlotossani.com/intervista-e-recensione-su-musica-jazz-giugno-2016/).
Un ascolto coinvolgente ed evocativo: naturalmente siamo curiosissime di conoscere le prossime mosse della band.
ITA Musica Jazz, Enzo Boddi (nov.2015)
Auand ha la vista lunga
Il portoghese Joao Lencastre fa prevalere le doti di compositore su quelle di batterista, qui affiancato da un giovane maestro del contrabbasso come Thomas Morgan. Completano il gruppo Phil Grenadier (tr.), David Binney (alto), Jacob Sacks (p.) e André Matos (chit.). Si apprezzano la coralità e la disciplina del collettivi e certe asciutte melodie.
Sulla scia di “Playing In Traffic” (Auand, 2009), Steve Swallow, Ohad Talmor e Adam Nussbaum riannodano i fili di una trama fatta di finezze timbriche e melodie lucenti, quesi tutte firmate da Swallow e Talmor, il quale rievoca al tenore certi tratti distintivi di Warne Marsh e Jimmy Giuffre. Tale poetica impreziosisce le interpretazioni di Ups And Downs di Carla Bley, Carolina Moon e You Go To My Head.
Giancarlo Tossani si conferma compositore di vaglia, incline a sconfinare con rigore in territori atonali. Il compito è brillantemente risolto grazie alla fertile dialettica di Ralph Alessi (tr.) e Achille Succi (alto, cl.) e alla sintonia tra Tito Mangialajo Rantzer (cb.) e Cristiano Calcagnile (batt.).
Forte di alcune originali idee compositive, Paolo Bacchetta appartiene a quei chitarristi capaci di conciliare le istanze contemporanee (nel linguaggio e nella gamma timbrica) con la lezione dei maestri, nell’economia del fraseggio. Qui è coadiuvato da un superbo Piero Bittolo Bon (alto, cl.), Giacomo Papetti (b. el.) e Nelide Bandello (batt.).
Forefront è animato dalle composizioni di Jack D’Amico (p., p. el.), caratterizzate da numerose reminiscenze ree. Spiccano la disinibita ritmica – Umberto Lepore (cb., b. el.) e Marco Castaldo (batt.) – e l’approccio corrosivo di Antonio Raia (ten., alto).
ITA All About Jazz Italia, Vincenzo Roggero (oct.2015)
Terzo episodio di un’avventurosa ricerca musicale chiamata Synapser, Newswok ha tutte le carte in regola per timbrare a fuoco con il marchio della qualità più sofisticata il quartetto del pianista e compositore Giancarlo Tossani Synapser + Alessi. Non solo per la presenza tutt’altro che accessoria del talento di Ralph Alessi, non solo perché Auand è etichetta che ha sostenuto fin dagli esordi il percorso del quartetto ma soprattutto perché le composizioni del leader sembrano aver trovato un ideale sublimazione sonora e strutturale.
L’essenzialità di base della scrittura libera sì lo spirito improvvisativo dei singoli, ma il loro intrecciarsi, l’addensarsi in materia pulsante, crea architetture mobili di rara efficacia e dalle molteplici prospettive. Come avviene nell’iniziale title track, dal groove coinvolgente e inesorabile sul quale, e attorno al quale, prendono forma una serie di intrecci, di connessioni, di invenzioni che spostano continuamente le coordinate e gli orizzonti del brano. Ma questo è solo un antipasto del ricco menù proposto da Newswok (a proposito splendida la copertina e intrigante il titolo dell’album) perché ogni brano è uno scrigno colmo di tesori.
Non importa se l’idea base ha i contorni di una sequenza ipnotica, di una frase accidentata, di una improvvisazione collettiva, di una scarna melodia. Ci pensa Synapser a cambiarne i connotati, ad aprire finestre su moods differenti, ad articolare il discorso in maniera imprevedibile. Senza cambi di registro clamorosi o trovate pirotecniche, ma con la forza delle idee, con la capacità di reagire alle sollecitazioni reciproche e conservare intensità narrativa anche nei momenti più rarefatti od ostici.
Newswok si rivela così un viaggio del corpo e della mente dalla rigorosità discreta e mai coercitiva, aperta ad un ventaglio di umori che sollecitano senza sosta la curiosità dell’ascoltatore. Uno degli ascolti più affascinanti dell’anno corrente.
USA All About Jazz, Dave Wayne (may.2015)
Wonders never cease. When Newswok first arrived in the mail, my first question was not “What the hell does ‘Newswok’ mean?” It was “Who is Giancarlo Tossani, and why is Ralph Alessi playing with him?” I was also alarmed that I had never heard of the record label, Auand Records, before. This despite the fact that the Auand catalog lists approximately 50 releases featuring dates led (or co- led) by the likes of Bill Frisell, Cuong Vu, David Binney, Steve Swallow, and Bobby Previte, plus a gaggle led by top Italian jazz artists. How could I have been so remiss?
As it turns out, Tossani is a really inventive and virtuosic pianist. His rather coy on-line bio suggests that he majored in philosophy in college, and studied jazz piano privately with Franco DAndrea, Mal Waldron, and John Taylor. Apparently, Tossani chose to concentrate on teaching and did not pursue a career in music performance at all until later in life. His first recordings, also with Synapser (very cool group name, by the way), appeared a decade or so ago, and Newswok is his fourth as a leader. As a pianist, he doesn’t seem to take any stylistic cues from the usual suspects; Herbie Hancock, McCoy Tyner or Chick Corea. If anything, he’s an iconoclast and free-thinker in the mold of Don Friedman, Ran Blake and Paul Bley, though he really doesn’t sound like them either. His compositions bring together all sorts of unlikely sounds and influences, yet they are emphatically part of the jazz continuum.
The music on Newswok is complex and multi-sectioned without being too episodic. The contrasting sections of his pieces flow logically and seamlessly. As wild as some of his writing is, Tossani leaves a lot of room for solos which, in the hands of Succi, Alessi, and Tossani himself, are consistently great. A lot of demands are placed on the rhythm section, in terms of color, pacing and tempo. Calcagnile, who can swing like a madman or create clouds of sound tension like a Bertoia sculpture in a windstorm, and bassist Tito Mangialajo Rantzer handle all of it with relaxed, off-the-cuff ease. There’s also quite a bit of collective improv scattered throughout, with some truly unexpected sounds coming from Calcagnile’s drumtableguitar.
I still haven’t figured out what Newswok means, or if it has any significance at all. It may well be a nonsense word. Giancarlo Tossani’s music, by sharp contrast, seems to be anything but nonsense. Newswok is a whip-smart album that consistently deals with the unexpected in a soulful, sophisticated and playful manner.
4,5 starsITA lisolachenoncera.it, Alberto Bazzurro (nov. 2014)
(…) Il CD più significativo prodotto da Marco Valente per l’etichetta pugliese [Auand] è tuttavia Newswok del pianista Giancarlo Tossani, che vi dirige il proprio quartetto, Synapser, nello specifico rinforzato dalla tromba di Ralph Alessi. Vi trova posto una musica ricca di dinamiche intestine in cui la scrittura si sposa ottimamente con la vena ispirativa dei solisti. Un lavoro di grande maturità.
USA wonderingsound.com, Dave Sumner (oct.2014)
An intriguing release from pianist Tossani. It gives the sense of being fully improvised, but the precision of the changes and the emergent patterns suggest something mapped out previously. Angular melodies with sudden starts and stops, this is where post-bop and avant-garde create a genre DMZ. Joining Tossani are trumpeter Ralph Alessi, multi-reedist Achille Succi, bassist Tito Mangialajo Rantzer and drummer/percussionist Cristiano Calcagnile. A superb recording. Challenging, sure, but it doesn’t come on strong when it engages the ear.
ITA Suoni e Strumenti, Roberto Valentino (sep.2014)
Sarebbe interessante sottoporre qualcuno a un blindfold test (ovvero l’ascolto a occhi bendati) per vedere se indovina a quale sponda dell’oceano appartengono i musicisti protagonisti di questo CD. Il jazz, si sa, è una lingua che tutti o quasi possono parlare, con inflessioni diverse: il pianista cremonese Giancarlo Tossani e i componenti dei suoi Synapser (Achille Succi al sax alto e ai clarinetti, Tito Mangialajo Rantzer al contrabbasso e Cristiano Calcagnile a batteria, percussioni e drumtableguitar) parlano assai bene il linguaggio della contemporaneità e li si potrebbe pensare ambientati nella downtown scene newyorkese piuttosto che nella pianura lombarda, dove in effetti risiedono tutti.
In verità, un po’ di America in Newswok (Auand) c’è ed è degnamente rappresentata da uno dei migliori trombettisti oggi in circolazione, Ralph Alessi, perfettamente integrato in un collaudato organismo collettivo che ha già alle spalle due album, Beauty Is A Rare Thing (2004) e Coherent Deformation (2006). E in questa terza opera del gruppo si coglie ancor meglio un disegno espressivo rigoroso, scevro da compromessi stilistici, la cui linfa vitale sta nell’intreccio dinamico e dialogico fra composizione e improvvisazione.
Il leader è autore che non lascia nulla al caso, ma che nel contempo concede ampi spazi di manovra ai suoi partner, col risultato che tutti partecipano attivamente a una musica densa, apparentemente granitica ma in realtà in continuo, avventuroso movimento.
ITA Jazzit, Luciano Vanni (jan.2015)
Giancarlo Tossani è un pianista e compositore cremonese che da oltre un decennio mette le sue idee musicali e la sua arte compositiva a servizio di un ensemble: Synapser. “Newswok” è la terza produzione discografica di Synapser (dopo “Beauty Is A Rare Thing” del 2004 e “Coherent Deformation” del 2006, entrambi prodotti da Auand), ma la novità di quest’ultimo lavoro in studio è che l’assetto base del quartetto – a fianco di Tossani agiscono Achille Succi al clarinetto e sax, Tito Mangialajo Rantzer al contrabbasso e Cristiano Calcagnile alla batteria – si allarga, ospitando il trombettista Ralph Alessi, di certo uno dei più talentuosi e innovatori del suo strumento. Come già è capitato di ascoltare in passato, Tossani dà vita a una musica elaborata e sofisticata, rigorosa, geometrica (Newswok) ma al tempo stesso astratta e cubista, immateriale, fortemente improvvisata (Click To Play). L’azione di Ralph Alessi rende la musica di Synapser più intensa e per certi versi aggressiva, e porta il leader a scrivere partiture con una logica orchestrale.
ITA Jazz Convention, Fabio Ciminiera (oct.2014)
Newswok è la nuova prova di Synapser, il progetto di Giancarlo Tossani attivo ormai da oltre dieci anni e arrivato alla terza prova per Auand dopo le precedenti Coherent Deformation e Beauty is a Rare Thing. Al quartetto – formato da Achille Succi, Tito Mangialajo Rantzer, Cristiano Calcagnile e dal pianista – si aggiunge Ralph Alessi: si completa così, in qualche modo, un legame tra contemporaneità e sguardo alle tradizioni. La dimensione canonica del quintetto si unisce alla ricerca timbrica e alla “lezione” della modernità newyorchese. Un nesso sempre presente nella musica proposta da Tossani, capace di sganciarsi da griglie predeterminate per cercare le reazioni tra gli elementi presi in considerazione: reazioni senza rete, anche aspre, spigolose e stridenti.
Tossani non cerca compromessi nelle sue composizioni. E, anche laddove percorre sentieri già battuti, esprime sempre un punto di vista personale. Il filo logico alla base di Newswok è, però, la convergenza. Nelle sue composizioni, il pianista richiama le attitudini personali dei suoi compagni, la contrapposizione di tematiche e sonorità, l’alternarsi di destrutturazione e forma, l’utilizzo di situazioni ritmiche differenti. Il tutto utilizzato secondo una regia molto articolata riguardo direzione “orchestrale” della formazione. Melodie e momenti condotti secondo una gestione tradizionale nascono da sezioni totalmente libere o si frantumano in esse. L’improvvisazione è spesso resa collettiva e si misura con il disegno variabile delle forme, predisposto dal leader. Cellule ritmiche e griglie armoniche si intrecciano con momenti liberi secondo dinamiche sempre controllate.
Le ricerche personali dei cinque musicisti portano ingredienti differenti alla ricerca del disco. Il confronto con un protagonista della nuova scena newyorchese diventa uno stimolo per calibrare le proprie intenzioni. Tossani e i suoi musicisti conoscono bene il proprio background: la musica di Synapser accoglie elementi europei e statunitensi, colti e moderni, improvvisazione e costruzione stabilita a priori, raffinate aperture melodiche e sketch ritmici aggressivi. La convergenza realizzata nelle otto tracce non significa necessariamente pacificazione: il risultato è una matura visione di insieme di elementi anche contrastanti, gestiti con equilibrio.
Newswok non propone una musica facile, non è il suo obiettivo. Come suggerisce il nome della formazione, Tossani è maggiormente attratto dalla ricerca di connessioni e di elementi da far reagire tra loro per trovare soluzioni possibili o plausibili della nostra modernità.
USA Bird is the Worm, Dave Sumner (oct.2014)
A curious release from Giancarlo Tossani Synapser. Everything about Newswok sounds freely improvised, except that patterns are revealed that imply something meticulously planned. Tempos are like stop motion animation, a perpetual stream of strange poses resulting in an engaging fluidity. But it’s not all just a flurry of activity and an hyperactive persona.
“Click to Play” slips in moody passages of an alluring dissonance between the bouts of quick-footed exuberance that defines the album. Intriguingly, it has an outro that is about as melodically adroit as anything on the recording.
“White” takes a momentary introspective turn via piano, and though the song’s motion is more deliberate than its counterparts, it still moves with a boozy unpredictability that keeps it well in line with all that has come before. It crests with a shriek and a crash, and it’s bass and drums that spur it on to those heights and is there to catch the song when it falls back down to earth.
“Sleepery” is freer than most other tracks, yet is so dense as to counteract its high energy with a lumbering presence.
The brief “Silence” is the fluttering wings of percussion and the tandem of clarinet and trumpet dishing out melodic fragments.
“Minimal Overload” slips between passages in a free fall and those out from of a lullaby. Bass clarinet works the angles at both extremes. Fittingly, it’s how Tossani brings the album to a close.
Challenging music? Yes, certainly. But it’s got a fighting spirit that is both entertaining and fun, and those qualities tend to make challenging music an easier listen.